Giuseppe Biasi, Scene di vita campestre, 1931, Stazione ferroviaria
La stazione di Tempio Pausania è indubbiamente una delle più belle nel panorama dell’intera rete delle Ferrovie della Sardegna. Fu edificata agli inizi degli anni Trenta sulla linea che da Sassari doveva...
Giuseppe Biasi, Scene di vita campestre, 1931, Stazione ferroviaria
La stazione di Tempio Pausania è indubbiamente una delle più belle nel panorama dell’intera rete delle Ferrovie della Sardegna. Fu edificata agli inizi degli anni Trenta sulla linea che da Sassari doveva giungere al porto di Palau, sfruttando parzialmente il già esistente tracciato della ferrovia tra Monti e Tempio Pausania. Oggi la stazione viene esclusivamente utilizzata per i servizi turistici del Trenino Verde che attraversa la Gallura. L’edificio conserva la struttura architettonica e gli arredi originari, così come le antiche Officine che si trovano lì accanto. La facciata esterna dell’edificio è ispirata agli stilemi dell’architettura liberty, ed è armoniosamente curata nei materiali utilizzati – granito, mattone e intonaco – e nelle belle decorazioni di Art déco, fra le quali risalta, in graffito, lo stemma della Città di Tempio.
È particolarmente importante la parte decorativa di Giuseppe Biasi, uno dei maggiori esponenti della pittura sarda del Novecento, che eseguì le pitture per l’interno della sala d’aspetto tra l’ottobre del 1931 ed il luglio seguente. Inseriti sopra la pannellatura in legno che riveste le pareti, i dipinti corrono tutt’intorno alla sala come un lungo fregio. I temi sono quelli più volte trattati dall’artista: le donne di Osilo, scene di vita campestre, i bevitori e (in una tela oggi scomparsa) le donne che prendono il caffè. I dipinti sono caratterizzati da ampie stesure di colore, sia cupo, sia vivace e brillante e, nelle zone periferiche, da passaggi pittorici risolti velocemente ma armoniosamente stesi.