Piccolo, intenso e prezioso, questo bozzetto autografo di Pablo Picasso rappresenta la dimensione internazionale che ha da sempre animato la villeggiatura sulle rive del lago Maggiore, e di Maccagno in particolare. Si conserva nella collezione di arte moderna del museo civico, un “museo sulla cascata”, forse l’unico al...
Piccolo, intenso e prezioso, questo bozzetto autografo di Pablo Picasso rappresenta la dimensione internazionale che ha da sempre animato la villeggiatura sulle rive del lago Maggiore, e di Maccagno in particolare. Si conserva nella collezione di arte moderna del museo civico, un “museo sulla cascata”, forse l’unico al mondo, costruito dal 1981 sul fiume che divide la frazione di Maccagno Imperiale da quella di Maccagno Superiore, di fronte alle coste Verbano. Il disegno è datato con precisione da Picasso al 23 aprile 1921 per dare rilievo al proprio cammino artistico verso temi, forme e soggetti tratti del ricco bagaglio della tradizione culturale del Mediterraneo, ma anche per sottolineare gli importanti passaggi della vita privata che lo vedevano protagonista in quei mesi: l’artista era da poco diventato padre del primogenito Paulo, avuto dalla ballerina russa Olga Koklova. Esito espressivo di un momento particolarmente felice, dunque, l’opera mostra l’inconfondibile sicurezza nel disegno del grande maestro capace di rappresentare, con assoluta semplicità, ambienti e figure con un’unica linea quasi continua e di trovare un rigoroso equilibrio nel bilanciamento di corpi e volumi.