Maurits Cornelis Escher (1898-1972) è stato uno degli artisti più geniali del XX secolo, autore di incisioni e rappresentazioni grafiche stupefacenti, prima ispirate direttamente alla realtà, reinterpretata con accentuazioni volumetriche ed espressionistiche, e dal 1935 di tipo più astratto e virtuale. L’artista compone e integra paesaggi vertiginosi, prospettive contrastanti e...
Maurits Cornelis Escher (1898-1972) è stato uno degli artisti più geniali del XX secolo, autore di incisioni e rappresentazioni grafiche stupefacenti, prima ispirate direttamente alla realtà, reinterpretata con accentuazioni volumetriche ed espressionistiche, e dal 1935 di tipo più astratto e virtuale. L’artista compone e integra paesaggi vertiginosi, prospettive contrastanti e invertite, architetture da capogiro, figure grottesche in opere oniriche, complesse, in cui coesistono natura e astrazione, emozione e logica. Escher si stabilisce a Roma dal 1924 al 1935 e in quel periodo svolge molti viaggi nell’Italia Centrale e Meridionale, in lunghi itinerari a piedi, armato di zaino, attrezzi da disegno e bastone, percorrendo le strade e cogliendo le suggestioni dei luoghi: “…mi metto in cammino ogni primavera, questo tipo di viaggio mi restituisce vigore nel corpo e nell’anima… non conosco gioia più grande che vagabondare per le colline e le valli, da paese a paese…”. Di notevole pregio è la litografia del 1930 Castrovalva, borgo arroccato su uno sperone di roccia, nel comune di Anversa degli Abruzzi, di cui Escher dà una rappresentazione che è insieme precisa e fantastica, combinando il borgo, la strada, le nuvole e la valle in una composizione armonica, con forte effetto prospettico e insieme grande senso di verticalità. Castrovalva è forse la migliore opera del periodo italiano di Escher. Lungo la stradina che da Anversa degli Abruzzi sale a Castrovalva, in corrispondenza del punto in cui l’artista nel 1929 realizzò il disegno preparatorio, nel 2006 è stato inaugurato il “Girone Escher” con una targa ricordo che riproduce la celebre litografia.