La pieve longobardo-romanica di San Giorgio di Valpolicella, frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è un mirabile compendio di storia dell’arte. Le iscrizioni sulle colonne del ciborio, l’elemento più prezioso di questo antichissimo luogo di culto, possono essere datate al tempo del regno di Liutprando, che governò l’Italia dal...
La pieve longobardo-romanica di San Giorgio di Valpolicella, frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è un mirabile compendio di storia dell’arte. Le iscrizioni sulle colonne del ciborio, l’elemento più prezioso di questo antichissimo luogo di culto, possono essere datate al tempo del regno di Liutprando, che governò l’Italia dal 712 al 744. Nella pieve sono inoltre presenti affreschi (XI-XIV secolo), un tabernacolo gotico in pietra del 1433, un fonte battesimale ottagonale scolpito in un unico blocco di marmo (XII secolo) e, sopra la vasca, una tela con la Resurrezione di Cristo opera di Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane (1544-1628).