Artigianato locale, Filigrana
Campo Ligure è noto come Centro Nazionale del gioiello in filigrana. Nonostante i grandi cambiamenti che caratterizzano la società contemporanea, infatti, in questo borgo la tradizione viene mantenuta e la filigrana continua ad essere un tratto distintivo della comunità. Il primo ad aprire un laboratorio per la lavorazione della filigrana in Campo Ligure fu l’artigiano campese Antonio Oliveri nel 1884, formatosi nel laboratorio genovese del filigranista Antonio Grasso. La tradizione vuole che l’avvio dell’attività dell’artigiano nel borgo fosse avvenuta a causa di un’epidemia di colera che imperversava a Genova ma è più credibile che sia stata una scelta legata al minor costo della manodopera. Il suo esempio venne seguito da altri artigiani: è l’inizio di una tradizione che vedrà ben presto nascere una trentina di laboratori e farà di Campo Ligure un’autentica capitale della lavorazione della filigrana. L’impagabile estro, la grande manualità e l’esperienza tramandata di generazione in generazione nei laboratori delle botteghe dei maestri filigranisti hanno valso, infatti, al paese ligure il nome di Centro nazionale del gioiello in filigrana. Ancora oggi, così, nel suo laboratorio il filigranista con pinze di varie misure e un cannello per saldare i fili d’argento reinventa e crea i suoi ricami. La preziosità di questi oggetti non è data tanto dai materiali, quanto dalla minuziosa e paziente lavorazione che si nasconde in ognuno di essi. Niente o quasi è cambiato nei laboratori di questi artigiani: qui arte e tecnica si legano indissolubilmente all’abilità di un vero e proprio artista.