La statua lignea di San Michele Arcangelo, presente nella Collegiata di Città Sant’Angelo, è un’opera di grande impatto visivo. Ciò è dovuto all’apparato decorativo mirabile per l’alto grado di tecnica esecutiva che conferisce alla scultura un’aura di grande effetto scenografico. L’opera è attribuita al Maestro di Fossa, pittore e intagliatore...
La statua lignea di San Michele Arcangelo, presente nella Collegiata di Città Sant’Angelo, è un’opera di grande impatto visivo. Ciò è dovuto all’apparato decorativo mirabile per l’alto grado di tecnica esecutiva che conferisce alla scultura un’aura di grande effetto scenografico. L’opera è attribuita al Maestro di Fossa, pittore e intagliatore spoletino attivo nella prima metà del XIV secolo tra l’Umbria meridionale e l’Abruzzo, caposcuola riconosciuto della pittura spoletina rimasto purtroppo anonimo (all’epoca gli artisti molto raramente firmavano le proprie opere). L’artista, che è stato oggetto di interesse da parte di molti studiosi, è stato riconosciuto come uno dei maggiori capiscuola della Spoleto trecentesca. L’artista è forse da ritenersi il più “internazionale” degli spoletini. Il Maestro di Fossa è un pittore e scultore raffinato, le sue opere sono infatti ricche di preziosismi gotici. Tratti tipici del Maestro sono anche la vividezza delle espressioni, gli occhi leggermente a mandorla, i trapassi chiaroscurali lievi, figure soavi e sempre caratterizzate da un certo grado di eterea purezza, i volti delle sue figure delicati e dolci, leggermente allungati, con le sopracciglia che descrivono archi pressoché perfetti.