La statua di Sant’Anna, conservata nella omonima cappella che si apre sulla parete della navata sinistra della Chiesa di San Nicola Vescovo, è una scultura in legno di salice e pioppo commessi e dipinti ascrivibile alla seconda metà del XVIII secolo. La committenza è attribuita a Michele Pellecchia, ricco proprietario...
La statua di Sant’Anna, conservata nella omonima cappella che si apre sulla parete della navata sinistra della Chiesa di San Nicola Vescovo, è una scultura in legno di salice e pioppo commessi e dipinti ascrivibile alla seconda metà del XVIII secolo. La committenza è attribuita a Michele Pellecchia, ricco proprietario terriero del luogo, ma non si hanno notizie sull’autore, un artista di sicura esperienza attardato su canoni stilistici dell’ultima fase del barocco. La scultura, che raffigura Sant’Anna con la Vergine Bambina stretta al braccio sinistro ottenne l’approvazione arcivescovile il 28 settembre 1757. Il ricco panneggio del manto, della veste e sopravveste della santa, la plasticità delle forme anatomiche, il passo incedente, il busto in torsione, la dolce serenità dei visi dei personaggi, costituiscono i dati salienti dell’opera, forse un colto esempio di artigianato locale. Nel corso del tempo la statua ha subito una serie di interventi conservativi, alcuni documentati, come la ridipintura effettuata nel 1956 da un artigiano locale, Salvatore Maglione, e poi un altro nel 1980. Il restauro più recente dell’opera, effettuato nel 2001, ha restituito le originali forme plastiche e le cromie che non erano più leggibili.