Firmata in basso a sinistra, la pala fu commissionata al Veronese dalla città di Montagnana per l’altare maggiore della cattedrale, con contratto stipulato nel giugno 1555. Il dipinto, terminato l’anno successivo, è diviso nettamente in due parti: quella superiore è immersa in una calda luce divina, quella inferiore...
Firmata in basso a sinistra, la pala fu commissionata al Veronese dalla città di Montagnana per l’altare maggiore della cattedrale, con contratto stipulato nel giugno 1555. Il dipinto, terminato l’anno successivo, è diviso nettamente in due parti: quella superiore è immersa in una calda luce divina, quella inferiore è in penombra perché rappresenta la visione terrena. Qui i tre apostoli, con torsioni articolate di stampo manierista, esprimono la loro meraviglia per l’apparizione di Gesù, che ha alla sua destra Mosè e alla sua sinistra il profeta Elia. In alto, angeli vorticosi, assistono alla scena divina. Nella produzione del Veronese il disegno, diversamente dalla tradizione veneta, ha un ruolo centrale. Anche il trattamento del colore è diverso dalla tradizione autoctona: il Veronese predilige un colore netto e vivace, con campiture ben definite e caratterizzate, in modo diverso dalla pittura tonale, da decisi cangiantismi.