Luserna ha dato i natali a diverse personalità che si sono distinte nei campi della politica, della cultura, dell’economia, dell’amministrazione e anche dell’arte. Tra i diversi apprezzati artisti di Luserna, Rheo Martin Pedrazza è senz’altro quello che ha raggiunto i più alti livelli qualitativi e la più vasta fama. In...
Luserna ha dato i natali a diverse personalità che si sono distinte nei campi della politica, della cultura, dell’economia, dell’amministrazione e anche dell’arte. Tra i diversi apprezzati artisti di Luserna, Rheo Martin Pedrazza è senz’altro quello che ha raggiunto i più alti livelli qualitativi e la più vasta fama. In questo piccolo borgo di neppure mille anime, Martin frequenta le scuole elementari. Prosegue poi gli studi a Trento, diplomandosi alle scuole industriali. Terminate le scuole industriali a Trento, l’indole per il disegno e la pittura convincono i poveri genitori a mandare nel 1936 il giovane Martin a compiere l’apprendistato presso il compaesano e scultore Rudolf Nicolussi a Bolzano. Nel 1942 gli abitanti di Luserna devono optare se rimanere in Italia oppure trasferirsi nell’ambito del territorio tedesco. La famiglia Pedrazza sceglie di partire a Stams, presso Innsbruck. Al termine della guerra frequenta negli anni 1946-47 la Staatsgewerbeschule a Innsbruck e dal 1948 l’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove ha come insegnanti o ispiratori Franz Elsner, Herbert Boeckl, Oskar Kokoschka, Egon Schiele, Gustav Klimt. L’influenza di questi artisti è evidente nelle opere dell’artista. I soggetti ritratti da Pedrazza sono trattati con una forte carica emotiva trasformata in cromatismo espressionista, graffiata come se i solchi potessero imprimere profondità all’economia della scena. I colori forti, accesi, violenti, contrastanti e la mancanza di sfondo accentuano la drammaticità della scena. Le figure di Pedrazza spesso guardano tristi verso l’infinito, con una sorta di rassegnazione; i corpi sono nodosi, alla Egon Schiele.