Domiziano Vallarola, Il Paradiso, 1782, chiesa di Santa Chiara
L’affresco appartiene alla maturità dell’artista Domiziano Vallarola (sec. XVIII). La raffigurazione del Paradiso, che in quest’opera si presenta come l’assunzione in cielo del simbolo francescano, fu compiuta da Domiziano...
Domiziano Vallarola, Il Paradiso, 1782, chiesa di Santa Chiara
L’affresco appartiene alla maturità dell’artista Domiziano Vallarola (sec. XVIII). La raffigurazione del Paradiso, che in quest’opera si presenta come l’assunzione in cielo del simbolo francescano, fu compiuta da Domiziano nel 1782, come risulta dall’iscrizione dipinta su uno degli stemmi posti alla base della cupola. Le fonti letterarie cui l’artista ha attinto per la rappresentazione iconografica del Paradiso sono i testi dell’Antico e Nuovo Testamento e in particolare, come è riportato nelle iscrizioni poste alla base della cupola, dal Cantico dei Cantici e dai Sermoni di San Bernardo da Chiaravalle. Al centro della composizione è il simbolo dell’Ordine francescano sorretto dagli angeli recanti le trombe del Giudizio, rappresentato dalla croce e dalle due braccia intrecciate: il braccio di Cristo e quello di San Francesco, che l’artista vuole celebrare in ossequio evidentemente anche a quanto richiesto dai committenti: la chiesa, dedicata a Santa Chiara, apparteneva infatti all’Ordine della Clarisse. Intorno al medaglione si può ammirare un’affollata composizione con figure di santi, beati e angeli che emergono da banchi di nubi. In questa moltitudine sono posti in particolare risalto la Croce, nella parte centrale dell’affresco, nell’immediata sinistra, la Vergine, in basso al centro e, accanto a lei, la figura di Santa Chiara, titolare della chiesa.