Nel Camerone Grande – o camera nuziale – del Castello di Montechiarugolo, è possibile ammirare un ciclo di affreschi, probabilmente commissionati dal letterato conte Pomponio Torelli, in quanto riconducibili alle narrazioni dei testi filosofici da lui amati. La rappresentazione si articola in otto figure, quattro delle quali presenti nella grande...
Nel Camerone Grande – o camera nuziale – del Castello di Montechiarugolo, è possibile ammirare un ciclo di affreschi, probabilmente commissionati dal letterato conte Pomponio Torelli, in quanto riconducibili alle narrazioni dei testi filosofici da lui amati. La rappresentazione si articola in otto figure, quattro delle quali presenti nella grande volta a crociera della stanza, scandita da costoloni, dipinti con elementi vegetali e raccordati dal biscione visconteo, a rilievo, più volte ricorrente nel Castello. Attorno al simbolo dei Visconti si dispongono, in un motivo a drappeggio, contorti putti monocromi, separati dalla composizione sottostante da una grossa ghirlanda. Ai costoloni si addossano grandi figure di angeli cariatidi, anch’essi monocromi. Nella vela meridionale è raffigurato un corpo maschile affiancato da oggetti quali armi, elmo, guantale, corazza, appesi a nastri; alla sinistra dell’uomo appare un cavallo bianco impennato. Questa scena pare simboleggiare la forza fisica della giovinezza, contrapposta all’ingegno, raffigurato nella vela opposta, quella settentrionale. Nella vela orientale, seppure mancante di alcune parti, è inequivocabilmente rappresentata la Fortuna, mentre in quella occidentale si trova la Felicità, rappresentata attraverso i simboli della pace, della concordia e della purezza, rispettivamente: una coppia di pecore, una di colombe e rami d’ulivo.