Nel battistero della collegiata è conservata l’opera più pregevole esistente in Triora. Il Battesimo di Cristo, dipinto nel 1397 dal senese Taddeo di Bartolo, faceva probabilmente parte di un trittico cuspidale, come si può supporre dalla mancanza ai lati di una vera cornice. Gesù Cristo è rappresentato nell’atto di ricevere...
Nel battistero della collegiata è conservata l’opera più pregevole esistente in Triora. Il Battesimo di Cristo, dipinto nel 1397 dal senese Taddeo di Bartolo, faceva probabilmente parte di un trittico cuspidale, come si può supporre dalla mancanza ai lati di una vera cornice. Gesù Cristo è rappresentato nell’atto di ricevere il battesimo nel fiume Giordano da parte di San Giovanni Battista. Dal firmamento stellato appare il Padre Eterno, poco più sotto è lo Spirito Santo, sotto forma di colomba. Ai lati assistono sei angeli, di quattro possiamo leggere i nomi: Gabriel, Rafael, Serafin, Micael; degli altri due i nomi sono illeggibili. Entro due tondi della cuspide sono effigiati i profeti Elia ed Enoc. Particolarità del quadro è che è stato così firmato: Tadeo de Senis pinxit hoc opus M.CCC.L.XXXX.VII. E’ il più antico, datato e firmato, della Liguria di Ponente. Restaurato nel 1916 da Enry Luigi di Alba, rischiò più volte, tra il 1895 ed il 1904, verosimilmente per motivi finanziari, di essere ceduto ad antiquari. Nel dipinto “evidente appare, nella nitida costruzione delle figure, il debito verso la cultura pisana, mentre nell’uso sapiente dei preziosi motivi ornamentali delle vesti degli angeli riaffiora in modo deciso il ricordo della ricchezza decorativa propria della tradizione figurativa senese”.
(G. Algeri, A. De Floriani, La pittura in Liguria. Il quattrocento, 1991).