Quella della Madonna di Citerna è sicuramente una delle più affascinanti scoperte nel campo dell’arte degli ultimi anni: una terracotta inedita di Donatello (1386-1466) di indubbio valore artistico-culturale. La statua venne rinvenuta all’interno della chiesa di San Francesco, nell’ambito di una ricerca nata con lo scopo di istituire un corpus di manufatti in terracotta presenti in Umbria nei secoli XV e XVI. Il lavoro di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha permesso di confermare ciò che le tesi storiche e le osservazioni degli studiosi del campo avevano suggerito, ovvero l’assegnazione dell’esecuzione della terracotta alla mano del giovane Donatello, riconducendola ai primi anni della sua attività, con una datazione compresa tra il 1415 e il 1420. La superficie pittorica originale, celata fino al pre-restauro da diverse ridipinture eseguite nel tempo in epoche differenti, è venuta alla luce in tutta la sua bellezza ed ora è possibile ammirare la qualità dei colori, alquanto ricchi e pregiati e la ricercatezza della decorazione che rivelano appieno aspetti tipici di una rappresentazione legata al gusto del Gotico Internazionale, ancora presente nei primi anni del Quattrocento a Firenze.