Stefano da Putignano, detto Stefano Pugliese (1470 circa-1539 circa), scultore attivo tra il XV e il XVI secolo in Puglia e in Basilicata, artista di spicco del primo Rinascimento meridionale, ha lasciando a Cisternino due magnifiche testimonianze scultoree di grande pregio: il tabernacolo dedicato alla Madonna del Cardellino (1517) e un altro più piccolo con putti ed Ecce Homo. Le figure del gruppo scultoreo si caratterizzano per un panneggio duro e tagliente di gusto ancora tardogotico, ottenuto con fitti solchi paralleli a sottosquadro. I volti della Madonna e del Bambino hanno lineamenti regolari e delicati, i volti delle due figure oranti si distinguono invece per un notevole naturalismo. Come molti scultori pugliesi attivi alla sua epoca, per la realizzazione delle sue opere Stefano si servì senza eccezioni di pietra locale, scelta dettata dalla grande disponibilità di tale materiale in loco.
Scarsissime sono le notizie biografiche su questo scultore, eletto fra i massimi rappresentanti della scultura rinascimentale pugliese. Del tutto oscura anche la formazione dello scultore, il cui stile, nel corso della carriera, denuncia modeste variazioni.