Il 25 giugno 1918 nasce a Pietracamela Guido Montauti (1918-1979), artista che non ha avuto il meritato rilievo nella storia dell’arte italiana. Attentissimo alle vicende della pittura del Novecento, le sue creazioni si presentano come ermetiche e primitiviste. In Montauti l’immagine ha sempre un richiamo al visibile, ad una realtà contemplata ed intensamente assorbita. Montauti fu pittore sempre in cerca della sua personale visione artistica, caratterizzata da un confronto dialettico, un incontro tra le tendenze artistiche emergenti nel secolo Novecento e le tradizioni del suo paese natio. I suoi dipinti lo testimoniano: all’artista non è mancato l’amore per il suo paese d’origine, né la migliore attenzione al paesaggio montano e collinare abruzzese.
Il pittore ad un certo punto, intorno al 1960, dette vita ad un gruppo di lavoro: “Il Pastore Bianco”. Il carattere distintivo di questo gruppo lo ritroviamo nel senso del grandioso e del monumentale, nella essenzialità primitiva del tratto. Il manifesto del “Pastore Bianco” venne firmato a Teramo il 3 maggio 1963 dai pittori Guido Montauti, Alberto Chiarini, Diego Esposito, Piero Marcattilii, e dal pastore Bruno Bartolomei.