Il ciclo di dipinti murali presente nell’Oratorio di San Rocco di Peschiera Maraglio, si colloca fra le testimonianze più importanti della pittura murale bresciana di primissimo Cinquecento. Il ciclo si estende a tutta altezza su tre delle pareti della stanza (4,30 x 3,20 m). La parete...
Il ciclo di dipinti murali presente nell’Oratorio di San Rocco di Peschiera Maraglio, si colloca fra le testimonianze più importanti della pittura murale bresciana di primissimo Cinquecento. Il ciclo si estende a tutta altezza su tre delle pareti della stanza (4,30 x 3,20 m). La parete sud/est mostra, su uno spettacolare sfondo lacustre, san Sebastiano, san Rocco e un santo non identificato, forse san Pantaleone, inquadrati dalle finte architetture; sulla parete sud/ovest, molto rovinata, e in parte compromessa dall’apertura di una finestra, si vede una figura maschile in piedi posizionata sulla soglia di un edificio, la mano sinistra tesa in avanti, la destra a reggere un copricapo azzurro; sulla parete nord/est è visibile un altro san Rocco, verosimilmente in posa genuflessa, sul limitare di un bosco. Sopra al fregio della parete sud/est sono dipinti due angeli, mentre al centro del fregio è presente un cartiglio con tracce di un’iscrizione non più decifrabile. I dipinti, indubitabilmente di altissima qualità e di grande interesse storico e artistico, sono stati attribuiti negli anni Novanta del Novecento al pittore bresciano Girolamo Romanino (1484-1566), fra i maggiori esponenti della pittura lombarda della prima metà del Cinquecento.