Gustav Klimt (1862-1918), Malcesine, 1913.
Gustav Klimt fu tra i più grandi animatori della scena culturale del suo tempo, l’artista infatti rappresenta quasi l’anima stessa della Secessione viennese: la sua arte, di cui colpisce soprattutto la ridondanza decorativa, è stata, a...
Gustav Klimt (1862-1918), Malcesine, 1913.
Gustav Klimt fu tra i più grandi animatori della scena culturale del suo tempo, l’artista infatti rappresenta quasi l’anima stessa della Secessione viennese: la sua arte, di cui colpisce soprattutto la ridondanza decorativa, è stata, a suo modo, per i tempi, rivoluzionaria. La sua arte affrontò i temi più svariati: figure, soggetti allegorici, paesaggi, nudi femminili, temi religiosi, ritratti. Inoltre, Klimt fu anche decoratore, disegnatore, mosaicista, ceramista, litografo. Un artista estremamente versatile, dunque, e oggi estremamente apprezzato dal pubblico che continua a essere affascinato dalle sue opere ricche e preziose, votate al decorativismo.
L’artista ebbe un rapporto molto speciale con l’Italia, che fu il Paese che Klimt visitò più spesso, vi si recò infatti almeno otto volte tra il 1890 e il 1913. Cartoline autografe e dipinti documentano i viaggi in Italia di Klimt, che visitò Trieste, Venezia, Firenze, Pisa, Ravenna – dove si appassionò ai mosaici bizantini – Roma e il lago di Garda. Questi viaggi furono importanti per l’evolversi della sua ricerca creativa: l’arte e i paesaggi di queste varie zone dell’Italia ispirarono la feconda fantasia dell’artista venendo poi tradotti in pittura tramite il suo innovativo e straordinario linguaggio.
Tra il mese di luglio e agosto del 1913 Gustav Klimt intraprese un viaggio nell’Alto Garda. Giunto a Tremosine, affittò una stanza affacciata sul lago presso l’albergo Morandi. La scelta della località bresciana da parte dell’artista fu determinata dal proposito di Klimt di allestire una postazione di pittura che gli consentisse di osservare Malcesine da lontano. Il pittore, infatti, aveva individuato il paese della sponda veronese come soggetto dei suoi quadri. Qui il pittore realizzò due tele: La chiesa di Cassone e Veduta di Malcesine.