Il Castello di Valvasone è il nucleo centrale dell’omonimo borgo. Costruito nel XII secolo su preesistenze tardo antiche, il castello è appartenuto all’antica e nobile casata dei di Valvasone, il cui nome, che in antico tedesco significa “masseria del lupo”, è rappresentato nello stemma. Danneggiato e ristrutturato più volte, oggi appare come un palazzo rinascimentale. All’interno del castello, in una sala al pianterreno, è possibile ammirare ciò che rimane di un ciclo di affreschi, rari per il soggetto profano riprodotto. In questi affreschi si narrano vicende tutt’oggi di difficile interpretazione; si tratta di scene di vita medievale, dame e cavalieri dipinti con vivaci colori, regine e principi, e anche asini che insegnano ai lupi. Di notevole fascino è la scena di soggetto cortese: una regina, accompagnata da due eleganti fanciulle che suonano l’una la viella, l’altra l’organo portativo, porge a un giovane cavaliere, già rivestito di corazza, un elmo con cimiero e corona. Si tratta d’un brano di notevole qualità figurativa, nel quale si incarnano gli ideali delle virtù cavalleresche e della bellezza muliebre cari alla cultura aristocratica medievale. Memorabili sono i volti del guerriero, fiero e gentile, e della dama, dallo sguardo rapito e dai lineamenti delicati. Gli affreschi, pur presentando ancora caratteri trecenteschi che possono rammentare la tradizione tardo vitalesca locale, si rivelano già partecipi degli eventi che segnano lo sviluppo della pittura veneta – tra Verona e Venezia – all’inizio del Quattrocento, ciò potrebbe verosimilmente far pensare ad una datazione intorno al secondo-terzo decennio del xv secolo.