L’abbazia di San Pietro Ispano, inglobata nell’architettura del palazzo Filonardi, sorse probabilmente tra il X e l’XI secolo sul luogo in cui dimorò l’eremita giunto dalla Spagna dopo aver combattuto i Mori. Interessanti sono la cripta costruita sulla grotta del santo e la cappella Simoncelli, dove sono custodite le preziose...
L’abbazia di San Pietro Ispano, inglobata nell’architettura del palazzo Filonardi, sorse probabilmente tra il X e l’XI secolo sul luogo in cui dimorò l’eremita giunto dalla Spagna dopo aver combattuto i Mori. Interessanti sono la cripta costruita sulla grotta del santo e la cappella Simoncelli, dove sono custodite le preziose opere d’arte provenienti dall’antica basilica costantiniana di San Pietro in Vaticano, tra cui l’Angelo di Giotto, una delle principali donazioni che Mons. Simoncelli volle fare alla sua famiglia e a tutta la cittadina di Boville. Unica opera a mosaico dell’artista fiorentino giunta sino a noi, l’Angelo è un frammento musivo estrapolato dal famoso mosaico della Navicella disegnato da Giotto per l’atrio della vecchia basilica Vaticana. L’immagine è di particolare eleganza: l’Angelo ha il capo circondato da un nimbo dorato. I capelli, disegnati a ciocche con tessere rosse e arancioni, cadono morbidi sulle spalle. Le ali hanno riflessi dorati, il volto è roseo e dolcissimo, l’occhio è buono e innocente.