Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, Crocifissione, 1570, Chiesa di San Michele.
La tavola rappresentante la Crocifissione, dipinta per la chiesa del SS. Crocifisso, ora Monastero delle Benedettine, è tra le opere più significative di Citerna, testimone della ricchezza del borgo. L’opera...
Niccolò Circignani, detto il Pomarancio, Crocifissione, 1570, Chiesa di San Michele.
La tavola rappresentante la Crocifissione, dipinta per la chiesa del SS. Crocifisso, ora Monastero delle Benedettine, è tra le opere più significative di Citerna, testimone della ricchezza del borgo. L’opera si trova oggi nel transetto a destra dell’altare maggiore della chiesa di San Michele. La tavola è composta di ben quarantadue figure, reca in basso la seguente scritta: Nicolaus Circignanus de Pomarancio Pinx.it e Giannis Petri Meozi amore dei opus hoc fieri fecit 1570. In basso, in primo piano, la Madonna adagiata a terra è circondata dalle pie donne. Autore del dipinto è, come testimonia la firma, Niccolò Circignani, detto il Pomarancio (1517-1597), soprannome che deriva dal luogo di origine del pittore. L’artista immagina la scena della Crocifissione come uno spazio affollato. Nella parte superiore è tutto un turbinio di figure addolorate. I corpi contorti si volgono verso il Cristo o verso la Vergine. Sopra a tutto svettano le Croci ed in primo piano il Cristo ormai morto, ma trasfigurato in una solenne maestà. Il contrasto tra il lato destro e sinistro del registro superiore mostra la differenza tra la pace dei buoni ed il tormento dei malvagi. Il tutto è reso con colori dai toni accesissimi, tipici della pittura manierista.