La chiesa risale al XIV secolo, fu la Parrocchiale di Chianale dal 1459 fino a tutto il Seicento.
L’interno è ad aula con volta a botte. Gli archi trasversali sono retti da mensole scolpite con espressivi mascheroni e têtes coupées. L’aula costituisce il nucleo più antico,...
La chiesa risale al XIV secolo, fu la Parrocchiale di Chianale dal 1459 fino a tutto il Seicento.
L’interno è ad aula con volta a botte. Gli archi trasversali sono retti da mensole scolpite con espressivi mascheroni e têtes coupées. L’aula costituisce il nucleo più antico, mentre il presbiterio è un probabile ampliamento successivo.
Gli affreschi che occupano gran parte della parte destra dell’aula sono di alta qualità e datati tra il XIV ed il XV secolo e ricondotti dubitativamente a pittore francese.
Essi raffigurano il Giudizio universale e i regni dell’Aldilà, purtroppo la leggibilità dell’insieme è molto condizionata, sia dall’affastellarsi delle scene, sia dalla perdita di parti d’affresco, tra cui tutta la zona dell’Inferno e dalle abrasioni intenzionali che hanno cancellato scritte e volti.
La parte sinistra dell’affresco narra le scene della risurrezione dei morti. Gli occhi dei purganti sono rivolti al Cielo, indicando la speranza della liberazione; l’uomo che scavalca il bordo della caldaia è alla fine dell’espiazione. Segue la scena che vede un risorto salire i gradini di una Scala Santa che conduce alla porta del Paradiso, dove trova ad accoglierlo l’apostolo Pietro. Nella scena successiva un angelo accompagna un gruppo di risorti – in ginocchio, a mani giunte, nel gesto della preghiera e con gli occhi rivolti a Cristo – e li presenta al giudizio divino. Sotto le mura della città celeste l’arcangelo Michele effettua la pesatura delle anime sulla bilancia a doppio piatto. Sul piatto a sinistra un beato che prega; a destra un dannato manifesta disperazione. Ai lati di Michele, un angelo accoglie tra le braccia le anime dei salvati, mentre il drago che tiene dei libri afferra i dannati, ma la figura è lacunosa. La parte centrale dell’affresco raffigura il Paradiso, come la Gerusalemme celeste dotata di mura merlate e torri. Nella parte alta del dipinto, Gesù nella mandorla mostra i fori dei chiodi e la ferita del costato; ai lati Maria e Giovanni il Battista. Ai piedi di Gesù si riconoscono i profeti; alle sue spalle alcuni angeli suonano strumenti musicali.