Claudio Ridolfi, Maddalena ai piedi del Cristo crocifisso, 1638, Santa Maria in Portuno
La Maddalena ai piedi del Cristo crocifisso è uno dei capolavori maturi di Claudio Ridolfi (1570-1644) in cui si ricompongono armonicamente l’influsso di Federico Barocci (1535-1612), la cultura...
Claudio Ridolfi, Maddalena ai piedi del Cristo crocifisso, 1638, Santa Maria in Portuno
La Maddalena ai piedi del Cristo crocifisso è uno dei capolavori maturi di Claudio Ridolfi (1570-1644) in cui si ricompongono armonicamente l’influsso di Federico Barocci (1535-1612), la cultura veneta, in particolare veronese e i luminismi di Orazio Gentileschi (1563-1639). La pala d’altare, secondo quanto si deduce da un passo del Cimarelli (1642), è stata commissionata al Ridolfi dal Rettore di Santa Maria del Piano D. Andrea Veronica, amico del pittore, intorno al 1638.
Il pittore Claudio Ridolfi, sebbene di origini veronesi, acquisì notevole importanza nel panorama artistico marchigiano del Seicento. Nacque a Verona nel 1570 da una facoltosa famiglia che lo incoraggiò a trasferirsi a Venezia come allievo di Paolo Caliari, detto il Veronese (1528-1588). Successivamente si spostò a Roma dove incontrò Federico Barocci (1535-1612), che seguirà ad Urbino nel 1565. L’incontro con Barocci fu fondamentale per il Ridolfi, l’urbinate non gli fu solo maestro, ma anche sincero amico. In questo periodo gli spostamenti del Ridolfi tra Verona e le Marche furono assai frequenti, intrattenendo rapporti con numerosi artisti che contribuirono alla sua maturazione. Alla morte di Barocci, nel 1612, si trasferì a Corinaldo città natale della moglie, acquistando casa nella piazza il Terreno come ricordato da una lapide. Qui lavorò intensamente realizzando numerose opere di soggetto sacro, con commissioni da ogni parte delle Marche dove ormai godeva di grandissima fama. Artista eclettico e assai prolifico, durante la sua lunga attività pittorica lavorò sia per la committenza pubblica che per quella privata ed ecclesiastica. Il Ridolfi ha lasciato a Corinaldo molte opere che arricchiscono e impreziosiscono gli interni delle numerose chiese della città e del suo territorio, nonché la Civica raccolta d’arte a lui dedicata.