La tavola a destra dell’altare maggiore della collegiata, la Pietà, raffigura Cristo morto compianto dalla Madonna, dalla Maddalena, da San Giovanni Evangelista e dalle Pie Donne. Con ogni probabilità eseguita in Genova, la tavola (cm. 170 x 90), che originariamente dovette costituire lo scomparto centrale di un polittico di non piccole dimensioni, è un’ulteriore testimonianza del tardo gotico già rappresentato dal Battesimo di Taddeo di Bartolo; in basso è un’iscrizione di carattere sacro, di difficile lettura.
“A modelli pisani rimanda la rigida figura del Cristo, mentre l’insistito linearismo dei manti della Vergine, della Maddalena, di San Giovanni Evangelista e delle Pie Donne prelude ormai apertamente alle forme preziose ed ornate del gotico internazionale” (Algeri-Floriani). La tavola ha conosciuto diverse attribuzioni: P. Zampetti vi ravvisava influssi senesi ed oltremontani, proponendo una datazione tra la fine del secolo XIV e gli inizi del XV, mentre il Rotondi la assegnava ad un pittore ligure-provenzale del secolo XV. Più recentemente la Paolini ed il Pesenti la assegnavano addirittura ad un artista meridionale, siciliano o napoletano, dei primi decenni del Quattrocento. Ultimamente M. Natale ha ipotizzato che l’opera possa spettare ad un maestro al corrente di quanto avevano prodotto gli artisti pisani o forse pistoiesi.