Opera di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno (1430-1502), tempera su tavola (410×280 cm), proveniente dall’altare maggiore del Duomo di Nocera Umbra. Il dipinto fu eseguito nel 1483 per l’altare maggiore del duomo di Nocera Umbra. I santi che affiancano il gruppo della Vergine col Bambino sono Rinaldo e Felicissimo, patroni...
Opera di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno (1430-1502), tempera su tavola (410×280 cm), proveniente dall’altare maggiore del Duomo di Nocera Umbra. Il dipinto fu eseguito nel 1483 per l’altare maggiore del duomo di Nocera Umbra. I santi che affiancano il gruppo della Vergine col Bambino sono Rinaldo e Felicissimo, patroni di Nocera. Il primo è raffigurato in abiti vescovili e con il pastorale in mano, il secondo, pastore d’armenti ed eremita, è rappresentato con gli attributi del libro e della verga frondosa. La complessità tecnica della pala rivela lo straordinario livello organizzativo raggiunto dalla bottega dell’Alunno in quegli anni: gli si apparenta il simile polittico di Gualdo Tadino, del 1471, la cui complessa carpenteria fu probabilmente realizzata dalla stessa bottega di Giovanni di Montelpare. Vi si trovano raffigurati, al centro la Vergine in adorazione del Bambino e angeli; a sinistra i Santi Felicissimo e Francesco; nel registro superiore, a sinistra, i Santi Sebastiano e Giovanni Battista, a destra, i Santi Paolo e Caterina d’Alessandria; nei pinnacoli, al centro, l’Incoronazione della Vergine; a sinistra e a destra, i Quattro dottori della Chiesa, i Santi Girolamo e Gregorio Magno, Ambrogio e Agostino; nei pilastrini, i Santi Apollonia, Felicissimo, Antonio da Padova, Stefano, Antonio abate, Margherita, Elisabetta D’ Ungheria, Chiara, Lucia e San Senzia; nella predella, i Dodici apostoli, da sinistra, Pietro, Andrea, Giovanni, Giacomo, Tommaso, Giacomo minore, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone, Taddeo e Mattia e Putti con gli stemmi del Vescovo Francesco Scelloni (a sinistra) e del Comune di Nocera (a destra).