Giuseppe Carrega, San Mauro con i Santi Michele, Stefano e Bartolomeo, 1784, Chiesa della Natività di Maria Vergine
Altra opera che esce dalla bottega dei Carrega è quella che rappresenta San Mauro con i Santi Michele, Stefano e Bartolomeo. L’opera è stata eseguita nel 1784, in quell’anno avviene un rimborso spese a Gio Batta Re per andare a prendere l’ancona al porto Maurizio. Per la tela, già assegnata a Tommaso Carrega per la cifra stilistica vicina alla sua maniera, si preferisce formulare una nuova attribuzione al fratello minore Giuseppe, nato probabilmente nel 1752 e noto solo dagli alberi genealogici come pittore; di lui sinora non erano note opere. Ritenuto figura secondaria rispetto ai fratelli, il pittore dimostra uno stile facile, delicato, “pesato”, che poco indulgeva ad esagerazioni o all’esasperazione delle immagini ma che mirava ad un prodotto “eclettico” ed equilibrato che potesse soddisfare una committenza poco propensa a scelte “forestiere” del cui esito non si era sempre certi.