Il dipinto, realizzato ad olio su tela, caratterizzato dal naturalismo statico delle figure e da cromie dense e sonore, ritrae a figura intera il marchese Tommaso Campeggi e la moglie Ippolita circondati dai loro dieci figli. Sguardi, posture e abiti finemente decorati documentano e raccontano il prestigio della nobile famiglia...
Il dipinto, realizzato ad olio su tela, caratterizzato dal naturalismo statico delle figure e da cromie dense e sonore, ritrae a figura intera il marchese Tommaso Campeggi e la moglie Ippolita circondati dai loro dieci figli. Sguardi, posture e abiti finemente decorati documentano e raccontano il prestigio della nobile famiglia feudataria di Dozza. L’attenzione del grande quadro è concentrata sul primogenito Antonio Campeggi, collocato al centro della composizione e indicato dai due fratelli più piccoli posti di fianco a lui. Antonio, infatti, avrebbe dovuto ereditare la Rocca e il feudo di Dozza, ma il destino aveva in serbo altro per questa famiglia che riserverà alla figura di Francesca Maria (la seconda figlia di destra) il futuro della casata. Francesca andrà in sposa a Matteo Malvezzi, dando vita ai Malvezzi-Campeggi. Erroneamente attribuita a Pier Francesco Cittadini (1616-81), è stata invece realizzata dall’artista Lorenzo Pasinelli (1629-1700), artista barocco di scuola bolognese, tra 1663 e 1664, epoca in cui il pittore si trovava ospite della famiglia Campeggi a Roma e, proprio in cambio di questa ospitalità, realizzò il quadro.