Opera attribuita al cosiddetto “Maestro di Bovino”, complessa personalità identificata dagli studiosi proprio a partire da questa Crocifissione, conservata nell’omonima chiesa e attivo intorno alla prima metà del Seicento. L’anonimo artista fa risaltare con una luce radente la fisionomia del corpo di Pietro, che sta per essere crocifisso a testa...
Opera attribuita al cosiddetto “Maestro di Bovino”, complessa personalità identificata dagli studiosi proprio a partire da questa Crocifissione, conservata nell’omonima chiesa e attivo intorno alla prima metà del Seicento. L’anonimo artista fa risaltare con una luce radente la fisionomia del corpo di Pietro, che sta per essere crocifisso a testa in giù. Le figure sono possenti e i particolari anatomici dei corpi sono riportati con fedeltà. Il modello iconografico è desunto dal Caravaggio, le matrici culturali rimandano ad un altro pittore caravaggesco attivo nel meridione, Jusepe de Ribera, con inflessioni di preziosità pittorica che richiamano invece il pittore Francesco Guarino.