Cerchia di Bernardino Lanino (1512-1583) o Bernardino Luini (1480-1532), Gesù Bambino con agnello, 1520/1530 ca., Museo Civico di Chiusa, Tesoro di Loreto.
Iniziamo subito col dire che quest’opera nel 2012 ha lasciato temporaneamente Chiusa per raggiungere Parigi, destinazione uno dei più importanti musei al mondo, il Louvre e la mostra dedicata alla “Sant’Anna – L’ultimo capolavoro di Leonardo”, evento che ha avuto un’eco mondiale. La mostra prende spunto dall’ultimo capolavoro realizzato da Leonardo da Vinci (1452-1519) esposto per l’appunto al Louvre e restaurato in occasione della mostra. L’opera raffigura le tre generazioni della famiglia di Cristo: Sant’Anna, Maria e Gesù ancora bambino ritratto insieme all’agnellino. La mostra a Parigi contemplava l’opera che ritrae Sant’Anna con la Vergine col Bambino conservata al museo del Louvre e fresca di restauro, ma anche altri capolavori di Leonardo ed opere di altri grandi artisti rinascimentali. Per l’occasione è stata ricostruita la scuola leonardesca, con prestiti da tutto il mondo come ad esempio dagli Uffizi e dal Museo del Bargello di Firenze, dal Prado di Madrid, dalla National Gallery di Londra e dal Castello di Windsor. A Chiusa l’onore di aver dato in prestito l’opera facente parte del Tesoro di Loreto. Bellissimo e prezioso è quest’olio su tavola esposto al Museo Civico di Chiusa, una delle opere più importanti. Il dipinto è stato realizzato probabilmente in area piemontese o lombarda verso il 1520/1530, ed è stato attribuito alla cerchia di Bernardino Lanino (1512-1583), discepolo di Leonardo da Vinci. Il dipinto, donato dal conte Carlo Rosini al Chiusano Padre Gabriel Pontifeser, confessore della regina Maria Anna di Spagna, costituisce uno dei pezzi forti del Tesoro di Loreto, collezione di valore inestimabile proveniente dalla corte reale di Madrid. Questo dipinto coglie un dettaglio dell’opera di Leonardo esposta al Louvre, ovvero il Gesù Bambino intento a giocare con l’agnello, prefigurazione dell’avvenire della sua Passione. Nell’insieme il dipinto è caratterizzato dal tipico sfumato leonardesco che avvolge le figure e lo sfondo in un tutto armonico, in primo piano emergono dettagli realizzati minuziosamente. I lineamenti delicati del Bambino e dell’agnello emergono dall’ombra dello sfondo con morbidezza plastica. I loro corpi immersi nello spazio sono costruiti per mezzo della luce soffusa. L’opera è caratterizzata da un’intensa potenza comunicativa dei gesti e degli sguardi, grande è la tenerezza che vi trapela. Creduta inizialmente opera di Leonardo da Vinci, colpisce e sorprende per l’abilità dell’esecuzione.