Il San Lorenzo è rappresentato con la graticola in mano, suo attributo canonico. Il quadro è attorniato da sei formelle che misurano 40×30 cm raffiguranti episodi della vita del santo, arricchite da descrizioni in dialetto siciliano. San Lorenzo, martire di origine spagnola, morto a Roma nel 258, è tra i santi più venerati del mondo cristiano. Venne ordinato diacono da Sisto II e subì il martirio poco dopo quello del pontefice stesso. Secondo la tradizione, quando il papa venne arrestato ordinò a Lorenzo di distribuire ai poveri i tesori della chiesa, dei quali in quanto diacono era responsabile. Non appena ciò fu compiuto, il prefetto romano ingiunse a Lorenzo di consegnargli quei tesori, al che il santo, indicando i poveri e i malati attorno a lui, disse: «Ecco i tesori della chiesa». Per questo fu condannato a morte sulla graticola, un supplizio che sopportò con animo sereno, limitandosi ad osservare: «Guardate se sono cotto a sufficienza su questo lato, e voltatemi e cuocetemi sull’altro». San Lorenzo è raffigurato come un giovane; indossa la dalmatica e regge o ha sotto i piedi una graticola.